sabato 12 giugno 2010

Sottotono

Me, alle quattro del pomeriggioLa pubblicazione di una qualsivoglia perversa vaccata che mi passa per mente è un processo di mero narcisismo e pornografia emotiva. Dunque si, ecco svelato il motivo dell'esistenza di un numero di Avogadro di blog e si, in questa metafora (che poi non son mica tanto sicuro che sia una metafora) internet rappresenta una mole.
La cosa straordinariamente straordinaria è l'assoluta (nel senso di valore assoluto) tendenza a dipingersi come dei moderni Bukowski. E quindi ho passato una giornata che in qualche modo voleva onorare la memoria del compianto scrittore.

All'alba mi son riaddormentato, perché ho deciso troppo tardi di passare una giornata che in qualche modo voleva onorare la memoria del compianto scrittore e quindi quando mi son svegliato ho pensato di finire quel dozzinale intruglio chiamato dal mondo tequila e sono tornato a dormire. Prima di svegliarmi di soprassalto mentre sguazzavo nel mio vomito, perché voglio vederlo io, il compianto scrittore, a bere alle 7 di mattina mezzo litro di tequila e non vomitarsi addosso. Se non altro per vedere se la cosa gli piace.

Poi non ho fatto assolutamente nulla, ma l'ho fatto molto trasgressivamente. Pensando al sesso, alla droga, alla merda. Una giornata bellissima o, come la chiamo solitamente, una serie di pensieri da fare mentre si aspetta il treno. Che poi se lo racconti sei o un pervertito o uno che imita Bukowski. No no, sei un pervertito. Mentre se, come tutti gli altri, te lo tieni per te, sei una persona rispettabilissima e autorizzatissima ad indignarsi se, per esempio, infrango occasionalmente il mio voto di non parlare con gli sconosciuti e cerco di intavolare un dibattito sulla corrispondenza tra esperienze quotidiane e consistenza delle proprie feci.

Per finire ho anche preso la tubercolosi, tanto per passare una giornata che in qualche modo voleva onorare la memoria del compianto scrittore, ma poi ho bevuto latte e cognac, ho dormito e sono guarito, come sempre (questa è vera).

E dunque oggi mi ero riproposto di parlare del gay pride a Milano, ma non ci sono andato perché dovevo studiare della sana fisica. Quindi non avevo più nulla da dire, come quasi sempre tra l'altro, eqquindi ho cercato di rendere interessante all'uomo della strada la mia giornata.

Non ci sono riuscito, quindi ho pensato di parlare di questa cosa. Adoro i metapost.

Vi lascerò con un grande messaggio antiomofobo: mai picchiare un gay, potrebbe darvele. Almeno a me le darebbe, ma sarebbe un po' stronzo, ho anche la tubercolosi.

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