domenica 28 ottobre 2012

Caro Silvio, io non dimentico.

Son giorni in cui il bipolarismo di Berlusconi ha raggiunto livelli mai visti, la demenza senile si manifesta da anni ed era solo questione di tempo prima che diventasse la norma. Dopo una meravigliosa condanna in primo grado a 4 anni di reclusione (che non farà mai, ma va bene così, chi vorrebbe vedere in carcere un povero vecchio) con 3 anni di interdizione dai pubblici uffici (questa è una figata, però con la minorenne rischia l'interdizione perpetua, un paradiso), Berlusconi ha dichiarato: Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perché ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me. Stavano già partendo le telefonate di denuncia per stalking di buona parte dell'italico popolo quando poi ha detto che no, forse lo si nota di più se non viene. O magari se viene e sta in disparte. A margine di questa minaccia di stalking ha, come da 20 anni a questa parte, dichiarato che i magistrati ce l'hanno con lui, che è una sentenza politica, che deve riformare la giustizia, che lo fa per il nostro bene, che è la magistratura che l'ha fatto fuori.

Pertanto ho pensato: eh no, tanto che... (chi deve ricordare, ricorderà).

Berlusconi ha perso politicamente, contro nessuno. Questa è la misura di quanto pessimo come politico sia stato. Non per la magistratura, non per l'opposizione, ma per la sua pochezza. Berlusconi ed i suoi governi ci han portato nel baratro della credibilità, nella distruzione avanzata dello stato sociale e dell'unità nazionale. Ci hanno reso una nazione incapace di reagire alla tanto cantata crisi. È lì che ha perso, è quello il motivo per cui è stato mandato a casa: perché non è capace, talmente incapace, talmente inadatto che non è servito nemmanco trovare un'alternativa per mandarlo a casa.

Dice di farlo per noi, del resto quanti di noi han quotidianamente problemi di diritti televisivi? Io stesso mi ci trovo invischiato 2 volte al giorno, domenica inclusa, è snervante. L'ha sempre fatto per noi, come quando ha limitato le rogatorie internazionali per coprire il suo amico Previti: Previti è un compagnone, amico di tutti. Oppure quando ha ridotto i termini di prescrizione: non è che se 3 dei suoi processi vengono estinti per questo vuol dire che non valga anche per noi. Ok, ha fatto mettere il segreto di Stato su una sua villa così che il processo non partisse neanche, ma sono sicuro che ognuno di noi, possessori di ville ambigue dal punto di vista edilizio ed ambientale, se lo chiedesse, otterrebbe lo stesso risultato: è solo sfortunato lui o fortunati noi. Oppure quando ha deciso che Rete 4 poteva continuare a trasmettere: come avremmo fatto senza i Western ed Emilio Fede? Poi ci ha fatto passare al digitale, una figata avere un sacco di canali che non guardi e ci ha pure dato degli incentivi sui decoder. Si, lo so che il principale beneficiario di questi incentivi era suo fratello, ma il decoder ora ce l'abbiamo tutti no? Oppure quando ha fatto il decreto salva Milan, in fondo ha salvato tutte le squadre di serie A e ognuno di noi ne possiede una, non è certo una situazione che coinvolge 20 persone in Italia di cui lui è una di queste. E mi fermo qui, non voglio elogiarlo troppo che poi sembro di parte.

E sempre per noi ha pensato bene di mettere un filosofo come Buttiglione come ministro delle politiche comunitarie, senza contare quali finissime menti fossero Bossi e Calderoli per le riforme istituzionali: il loro rispetto per l'istituzione era la loro forza. Ai rapporti col parlamento ci ha messo financo Giovanardi ed andava tutto bene, se non eri un maledetto gay potevi avere rapporti col parlamento. Senza dimenticare il picchiatore fascista di Alemanno alle politiche agrigole: si sa quanti fasci si possono fare con l'erba. Su Gasparri alle comunicazioni, che non leggeva manco le leggi col suo nome, non mi pronuncio, è troppo facile. In fondo l'Italia aveva bisogno di un gigante (l'ironia qua, ci tengo a dirlo è sulla sua piccolezza intellettiva, non fisica) come Brunetta all'innovazione. Oppure del mio idolo indiscusso Rotondi all'attuazione del programma. L'Italia, ammettiamolo, ha bisogno di un ministro dell'interno che morde le caviglie dei poliziotti, ecco perché abbiamo avuto Maroni. E l'italia, in fondo, aveva bisogno di una nuova campagna etiope, un peccatto che La Russa abbia perso il posto prima di onorare la memoria dei suoi mentori. E per descrivere dove vogliamo mandare l'istruzione pubblica quale sguardo migliore del vuoto negli occhi della Gelmini? Questo, per altro, lo sapevamo anche prima che andasse al governo: avete notato quanto ha scelto bene il suo stalliere?

Per brevità (più pigrizia), poi, non elenco la serie lunghissima di persone di pochezza politica e di gran disonestà che ritroviamo nei suoi partiti: sono convinto che anche questo l'ha fatto per noi, lì teneva tutti intorno a lui così che non nuocessero alla popolazione, una sorta di carcere ecco.

Poi si, aveva delle debolezze, ma del resto quando incontri una marocchina nipote di un dittatore egiziano è normale perdere la testa. Io stesso l'avrei salvata dalla questura di Milano per evitare incidenti diplomatici. Certo, forse è poco credibile che una nipote d'arte minorenne facesse spogliarelli hard per il Presidente e, insomma, il dubbio poteva anche venirgli, ma quando perdi la testa... Certo, una persona così poco sveglia forse non dovrebbe avere responsabilità di governo alcuna, ma noi non siamo un popolo così sveglio, ammettiamolo.

Che poi io di giurisprudenza non so nulla, ma uno interdetto, sebbene solo in primo grado, dai pubblici uffici può candidarsi? No perché, in generale, sarebbe bene che almeno l'interdizione fosse attiva da prima, se no uno si fa eleggere e cambia le leggi. Non Berlusconi eh, ma un malintenzionato potrebbe farlo, riempiendo l'agenda di governo di cose che interessano solo a lui. Meno male che Silvio c'è stato.

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