venerdì 11 gennaio 2013

Santosconi vs Berluscoro

Giovedì sera c'era Zucchero sui rai2 che suonava bene. No così, per dare un'informazione in più.

Ho aspettato un po' che sfogaste tutti i vostri ormoni inceppati prima di mettermi a scrivere giusto un paio di sintetiche considerazioni su quello che, a sentire i giornali, le radio, le televisioni e le bacheche di facebook, è stato il match del secolo. C'è chi dice che ha vinto Santoro, c'è chi dice che ha vinto Berlusconi, c'è che dice mah pensavo meglio, c'è chi crede abbia vinto lo sport. Ha vinto il calcio, come al solito, perché è da tifosi di calcio che, ancora una volta, ci stiamo ponendo. Prima della trasmissione dissi, non qui ma lo dissi, che Berlusconi avrebbe avuto un calcio di rigore a favore un po' perché era una metafora a mio avviso appropriata, un po' perché così ero sicuro che avrebbero capito tutti. Invece no.

Ieri sera non c'era una gara, c'era un uomo, vecchio, privato degli amici avvicinandosi agli amici medesimi per la quarta volta (e per due volte si sono detti che basta), che aveva la prima vera occasione di fare un salto di qualità. Come? Facendo perdere la pazienza ai presenti, facendosi fischiare, insomma portando a buon fine la provocazione che da mesi preparava. Così sarebbe stato la vittima, scesa nella tana del lupo pur di farsi baluardo della pluralità dell'informazione e sbranato dai ricconi col rolex cattivi che vogliono solo fare ascoltatori in più. Poteva solo puntare su questo perché non ha, ma questo è da anni che non ce l'ha (12 anni pieni), nulla da dire alla gente.

Nulla.

Se l'Italia va male è colpa dei giudici comunisti, per questo per salvare l'economia bisogna riformare la giustizia e, per esempio, depenalizzare il falso in bilancio. Se ho fatto male in Europa è per un complotto internazionale e per Tremonti bastardo (come se questo, tra l'altro, lo assolvesse).

Lo stesso vittimismo di sempre, la stessa visione ostentatamente paranoica di sempre, la stessa mordacchia subdola all'utilizzo della parola libertà, lo stesso machismo. Ha giusto aggiunto un timido tentativo di instillar compassione ripetendo di continuo che è un nonno.

Santoro, che, sia chiaro, non apprezzo particolarmente, questo lo sapeva e forte della vittoria già incassata, ovvero il fatto di averlo lì attirando attenzione verso un programma che ha subito molto la crisi della politica, ha tenuto sempre basso il tono di voce e del discorso, lasciandolo cuocere nel suo brodo di parole ormai vuote.

In questo clima vi ricordo qualche dettaglio che vi siete dimenticati per quanto è successo dopo (non dico altro perché chi lo dice sa di esserlo):
  • Per almeno la seconda volta di fila Berlusconi ha ammesso che, contando il sommerso, saremmo fortissimi a livello economico e, badate bene, non ha detto che vuole combattere il sommerso, bensì che vuole combattere il sistema che sottostima tale indicatore.
  • L'unico vittimismo nuovo, il complotto internazionale contro di lui (non contro l'Italia, contro di lui), è stato argomento di ogni suo discorso nell'ultimo mese e si fondava sulle sue prove (si si, prove) che la banca di Stato tedesca aveva architettato tutto. Dopo un mese finalmente qualcuno ha controllato, nell'istante prima di essere smascherato ha finto un lapsus, durato almeno un mese. Meno male, sarebbe stato terribile avere al governo un uomo che lancia accuse simili, tanto più se sono anche infondate.
  • Si è attribuito la paternità della legge sulla confisca dei beni mafiosi, in fondo il trentennale dall'assassinio di Pio La Torre (comunista, magari è per quello), ideatore insieme a Rognoni della legge medesima del 1982, era solo l'anno scorso.
  • Monti era partito bene, si è montato la testa ed è diventato di sinistra, supportato dalla CGIL, dalla FIOM e da chissà chi altro. Lo so io chi altro, da lui, il principale sostenitore di Monti, ma anche quello che l'ha fatto cadere, ma anche quello che gli ha offerto due giorni dopo un posto nelle sue liste.
  • Avrebbe potuto fare degli ospedali per bambini nel mondo ma ha preferito tornare per la sesta volta in parlamento, per un posto che non vuole e che non ha alcun potere, tutte parole sue.
  • L'intervento di Travaglio, dopo la lista di mascalzoni che Berlusconi ha avuto intorno (lista vera, anche se Travaglio è un diffamatore professionista la lista rimane vera), si è concluso con il ragionamento migliore che ogni elettore indeciso dovrebbe fare.

Poi Berlusconi si è messo a leggere una pagina di Wikipedia, per sua ammissione, e Santoro non ha retto, cadendo a mezzora dal traguardo. Ecco, i vostri ricordi riprendono grossomodo da qui, forse avete anche notato che Berlusconi fa per dare la mano e, fallendo, prova ad abbracciare Santoro, felice dell'obbiettivo raggiunto. Se non l'avete notato i vostri ricordi partono quando il candidato presidente si è messo a pulire la sedia prima di sedersi. Che classe.

Ecco, se non mi sono sbagliato nella mia valutazione della memoria collettiva direi che le elezioni sono ancora aperte, altrimenti sono quelle di un mese fa in cui il PD corre solo e che solo il PD può perdere. Il giorno dopo, a giudicare l'umore popolare, l'argomento si è già spostato su Moggi candidato in Piemonte, dove tra l'altro vincerà perché lo voteranno gli Juventini complottisti (se cambiate i soggetti funzionerebbe comunque, è il tifo il problema). Meno male che domenica, e il campionato con lei, è vicina.

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